Pillole oil. Contrabbando e aritmetica delle notizie
A conti fatti, settore petrolifero iper diligente
A conti fatti, settore petrolifero iper diligente
I miei cinque lettori sanno che sono un ingegnere. E quindi tendo a misurare e confrontare i numeri.
E questo ovviamente anche quando leggo notizie sul petrolio.
Vi faccio un esempio dei miei processi mentali.
Leggo ogni tanto, più spesso negli ultimi tempi, che il fenomeno del contrabbando è molto diffuso nel settore e danneggia gli operatori onesti. Chi può non essere d’accordo con questo?
Però la mente parte da sola e va a fare due conti.
La Guardia di Finanza sequestra ogni tanto qualche camion parliamo di decine di metri cubi.
Vogliamo assumere che il totale dei sequestri sia in un anno nell’ordine dei 1.000 m³ (se qualcuno ha il dato per favore ce lo fornisca). Ora il consumo del solo gasolio in Italia è all’incirca 25 milioni di metri cubi.
1.000 diviso 25 milioni corrisponde ad una percentuale dello 0,004. Anche se i sequestri in un anno fossero 10.000 m³ comunque l’ordine di grandezza appare trascurabile.
Questo significa che la Guardia di Finanza e la dogana stanno facendo un grandissimo lavoro nel settore petrolifero con ottimi risultati.
Se infatti guardiamo i dati complessivi dell’economia italiana, il nero ed il sommerso in Italia vengono stimati all’incirca 15-20% del Pil annuale.
Ripeto 15-20% verso 0,004%.
Mi sembra che lo Stato abbia raggiunto i suoi obiettivi nel settore petrolifero che rispetto al resto dell’economia appare iper diligente se guardiamo i risultati dei controlli.
Forse lo Stato potrebbe cominciare a domandarsi se non sia il caso di riorientare le sue priorità nelle verifiche.
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(*) Il Fondamentalista è un ingegnere chimico che ha trascorso tutta la propria vita lavorativa nell’industria petrolifera. Raffinazione, logistica, supply, trading e anche marketing in Italia e all’estero. Ora si gode la vita e ogni tanto butta l’occhio su quello che succede.