Mercato carburanti: più fonti nessuna verità assoluta
La pluralità d’informazione è un valore aggiunto per l’utente
La pluralità d’informazione è un valore aggiunto per l’utente
A distanza di anni dalla nascita di Check Up Prezzi, la possibilità di consultare in maniera interattiva i valori quotidiani dei carburanti, venduti con il servizio nella tradizionale rete delle stazioni nazionali, è un fatto.
I grafici delle medie dei prezzi praticati sono una sintesi utile per una migliore comprensione del mercato.
I numeri puntuali, quelli dei valori dei singoli impianti, sono consultabili cliccando altrove: link privati ormai consolidati e “solidi” come Prezzibenzina.it o link pubblici come l’Osservatorio prezzi carburanti sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico dove, è possibile trovare migliaia di dati ogni giorno diversi,impianto per impianto
In un mondo così denso di informazioni dinamiche, è necessario non accontentarsi di un’unica fonte, per avere una percezione accettabile della realtà.
I valori “certi” o certificati sono sempre inseriti da uomini, in funzione di metodi e regolamenti, con tutti i difetti degli uomini e dei regolamenti.
Facciamo un esempio concreto:
Nel caso del portale messo a disposizione dal MISE, il gestore, nel rispetto delle regole stabilite per legge (DM 15.10.2010 art. 1 comma 1), potrebbe avere inserito una settimana fa un valore, ma nel frattempo i prezzi potrebbero essere scesi. Oggi, Un utente di Prezzibenzina.it andando a fare carburante, potrebbe aver rilevato un prezzo inferiore, solo in apparente contraddizione con il numero “certificato” presente nel Portale.
Check Up Prezzi mostra chiaramente la discesa nella settimana, e l’utente può quindi “validare” il prezzo più basso.
In caso di trend in salita potrebbe accadere il contrario: il dato del Ministero potrebbe essere quello da validare.
Questo per dire che ogni fonte ha la sua valenza, ma averne una sola potrebbe indurre in errore.
Ecco il motivo per il quale le informazioni devono essere fruibili e dobbiamo fornire all’utente strumenti utili ad orientarsi: per metterlo in grado di fare confronti.
Quei confronti che, per esempio, lo porteranno comprendere meglio e per tempo, quel gap tra servito e self che oggi pesa nelle sue tasche; il prezzo servito è meno censito nelle rilevazioni “ufficiali”, ma non sfugge a molti automobilisti attivi nel web.
Questo approccio potrebbe sembrare complesso nel mondo analogico, ma è la normalità per le nuove generazioni di lettori/utenti/professionisti che, connessi, utilizzano più applicazioni e software per informarsi e lavorare.
Non ci resta che mettere a loro disposizione i mezzi di cui hanno bisogno.